top of page

UNA LEGGE PER TUTTI


 

Continuo a non capacitarmi di come, il nostro caro Parlamento, non senta ancora l’urgenza di completare l’iter di approvazione della legge Zan iniziato nel 2018 con l’approvazione alla Camera, che contiene le misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sulla disabilità. Di cosa ci sia di sbagliato in una legge volta a promuovere la tutela dei diritti di PERSONE che hanno avuto la sfortuna di essere soggette alle continue discriminazioni di una società troppo bigotta. Una società che, a dire il vero, inizia a starmi fin troppo stretta. Voglio precisare che non mi riferisco esclusivamente alle discriminazioni di carattere omofobo, lo scopo principale è, infatti, ampliare le tutele in favore di coloro che sono soggetti a più fenomeni di violenza. Mi preme sottolineare, anche, che non si tratta di norme volte a limitare la libertà di espressione, come molti sostengono; perché, come i miei docenti mi hanno insegnato durante il percorso scolastico: “ la tua libertà finisce quando inizia quella altrui”. Nessuno dovrebbe violare la libertà degli altri attraverso discriminazioni e violenze di alcun genere, a maggior ragione se si tratta di atteggiamenti di violenza dettati dall’ignoranza di persone che si sentono legittimate a giudicare la vita privata altrui, a ledere la libertà di ogni PERSONA DI AMARE CHI VUOLE. Si tratta di una legge che si oppone contro l’istigazione all’odio e alla violenza, nel rispetto della dignità di ciascun individuo. Ciò che mi ha spinto a scrivere quest’articolo è stato l’ennesimo atto di violenza gratuito che si è verificato ieri sera nella nostra città. Sì, proprio a Palermo, in via Maqueda, una coppia è stata aggredita da un gruppo di ragazzini. Volete sapere qual è il motivo che si cela dietro questa aggressione?! Beh, non è difficile da immaginare; la coppia in questione è una coppia gay, l’unica colpa di questi due giovani ragazzi torinesi è stata quella di amare una persona del loro stesso sesso. I quattro giovanissimi ragazzi che li hanno aggrediti non si sono limitati a deriderli poiché camminavano mano nella mano, ma li hanno anche picchiati ripetutamente, al punto da mandare uno dei due ragazzi in ospedale. Purtroppo, si tratta solo di uno dei tantissimi casi di discriminazione omofoba di cui giornalmente sono vittime troppi individui. Non parlo esclusivamente di violenze fisiche, ma anche di violenza verbale. Ancora oggi non siamo abituati a dare la giusta importanza al peso delle parole, sarebbe corretto quindi, prima di parlare, avere la certezza che quello che stiamo per dire sia davvero meglio del silenzio.

Vorrei concludere ponendo l’attenzione sulla gravità di questi fatti che ci portano indietro di parecchi anni, dimostrando come oggi, 2021, viviamo ancora in una società bigotta e retrograda; vorrei, inoltre, ringraziarvi per aver dedicato del tempo alla lettura di questo breve articolo ed invitarvi a riflettere prima di utilizzare determinate parole o adottare determinati atteggiamenti, ma, soprattutto, di battervi SEMPRE per la difesa di tutti quei DIRITTI che dovrebbero essere garantiti ad ogni individuo sin dalla nascita.

 

Vittoria Piscitello, 5^A

19 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2 Post
bottom of page