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UNA BELLEZZA "INSTAGRAMMABILE"


 

Molte volte mi sono ritrovata a pensare e ripensare se una determinata foto fosse “postabile” o meno, se corrispondesse o rientrasse abbastanza nei criteri di apprezzabilità dei social.

È chiaro, però, che la bellezza di un soggetto nel mondo reale non si riduca soltanto ad uno scatto di un bel viso, alla rappresentazione di un corpo perfetto, o ancora, ad una posa che ci faccia sembrare più magri o più alti di quelli che siamo realmente.

Ma cos'è veramente la bellezza, se non un concetto astratto legato alle sensazioni che suscita in noi un determinato individuo, un determinato corpo o un determinato viso?

La bellezza, infatti, non è altro che una percezione assolutamente soggettiva che non comprende solamente l’armonia in senso estetico e puramente visivo ma anche l’insieme di atteggiamenti e particolari di un certo individuo.

Nel mondo reale, infatti, nonostante sui social si sia diffuso un ideale di bellezza diverso, irrealistico e poco attendibile, la percezione di essa rimane un processo più spontaneo, poiché arriva alla persona che si ritrova a guardarci attraverso movimenti corporei, piccole espressioni del volto e altre particolarità che il mondo online non riesce a farci percepire.

Ognuno di noi è, a mio parere, un insieme di piccole imperfezioni talmente singolari e irripetibili che sono proprio esse a determinare la nostra persona e la nostra bellezza.

Come si può quindi pensare che uno scatto possa rappresentare un soggetto e il suo valore?

I social hanno senza dubbio involontariamente rivoluzionato il canone di bellezza, non soltanto spingendo, in particolare gli adolescenti, a raggiungere una perfezione irrealistica, che rende tutti vincolati ad un modello inesistente, ma anche riempiendo ognuno di noi di aspettative irraggiungibili sia verso il proprio corpo che verso quelli degli altri.

Molto spesso, infatti, pubblicare un post che rientri nei canoni di bellezza dei social rappresenta una ricerca di autostima e di approvazione che viene soddisfatta soltanto in seguito ad un certo numero di like, di commenti e di condivisioni.

Distaccarsi da un mondo virtuale è senza dubbio un processo arduo e complesso, specialmente in questo periodo, ma abbattere i pregiudizi e i canoni di bellezza irrealizzabili, che ci vincolano a sembrare ciò che in realtà non siamo, è fondamentale per poterci confrontare ed esporre senza paura e timore di ciò che siamo realmente.


 

Laura Bordino, 4^Q

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