È inutile girarci intorno, quest’anno, per vari aspetti, è stato devastante. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Come sempre il 31 Dicembre 2019 eravamo pieni di sogni e speranze, convinti che dal giorno dopo la nostra vita avrebbe preso una piega migliore. Così non è stato purtroppo. Da Marzo in poi siamo stati privati di ciò che più diamo per scontato, la normalità. È proprio vero che ci si accorge del valore di qualcosa solo quando la si perde.
Da un giorno all’altro tutto ciò che ci faceva sentire vivi ci è stato tolto, e ancora oggi non sappiamo quando potremo riaverlo del tutto. Abbiamo dovuto imparare a reinventarci, ad adattarci a questa situazione surreale per andare avanti e non soccombere di fronte a ciò che ogni giorno accadeva intorno a noi. Abbiamo riscoperto ciò che davvero conta nella nostra vita e, soprattutto, abbiamo capito quanto fosse importante aggrapparsi ad ogni minima speranza che ci si ponesse davanti, abbiamo compreso quanto fosse importante apprezzare il valore di ogni singolo barlume di luce in mezzo ad un’oscurità accecante. Siamo stati esemplari nell’unirci, nel compattarci, nel combattere insieme, ognuno di noi ha sacrificato un pezzo di se stesso per un fine più grande e nobile. A Settembre, quando ormai sembrava che la parte più complicata di questa vicenda fosse passata, ecco che la seconda ondata si è abbattuta su di noi come quando durante una magnifica giornata di sole, tutt’a un tratto inizia un diluvio torrenziale, che ti coglie alla sprovvista. Siamo ancora in mezzo a una tempesta che pare prolungarsi ogni giorno di più.
Dobbiamo essere ora ancor più bravi a stringere sempre di più i denti e non mollare, mai, fino a quando tutto questo sarà finalmente finito. Perché un giorno, quando ci guarderemo indietro e racconteremo tutto questo ai nostri figli, dovremo essere orgogliosi di noi stessi e di ciò che siamo riusciti a compiere. Neanche la notte più buia impedirà al sole di sorgere. Che tutti voi possiate riprendere il controllo delle vostre vite, della vostra normalità, e risorgere più splendidi di prima.
Salvatore Sanfilippo V^N
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