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IL LICEO, LA FINE DI UN’ERA


 

19 Maggio 2021.


Ripenso ancora a quando, in quel settembre del 2016, per la prima volta misi piede all’interno del Liceo Cannizzaro, la scuola per cui avevo tante aspettative! La “scuola dei grandi”, mi dicevano, dove avrei imparato a crescere e a sviluppare le mie passioni. Insomma, il luogo dove avrei dovuto trascorrere i miei prossimi cinque anni.


Oggi finalmente posso dire di avere vissuto un’esperienza più unica che rara.

“Saranno gli anni più belli della tua vita”, mi dicevano, e non ho mai saputo se credergli o meno; ma come potrei mai, arrivata a questo punto, contraddire questa affermazione che non è affatto una “frase fatta”?


Sembra passata una vita ma allo stesso tempo anche un secondo. Gli anni del liceo trascorrono così velocemente che sembrano essere volati via in un battito di ciglia! Eppure, tutti i ricordi, le esperienze e i momenti passati riaffiorano così intensamente che non basterebbe una vita per riviverli tutti. È proprio questo il bello del liceo!

Il liceo: una parola che a una ragazzina di 13 anni, che non era sicura del proprio futuro, faceva quasi paura. Chi avrebbe mai potuto dirle che invece questa sarebbe stata la migliore esperienza della sua vita?

Il liceo è quel luogo in cui si fanno tante amicizie, si conosce gente nuova con cui si impara ad essere più maturi e coscienti di se stessi.

Il liceo è quel luogo in cui, volente o nolente, devi imparare a superare tanti ostacoli, anche e soprattutto con l’aiuto degli altri.

Il liceo è quel luogo in cui si impara ad accettare le sconfitte, a rialzarsi e ad andare avanti.


Il liceo sono i tuoi compagni di classe con i quali, anche se non si va d’amore e d’accordo, si condivide ogni cosa e si supera tutto con una bella risata.

I tuoi compagni ti aiutano anche quando decidono di fare fronte compatto costituendo un’unica grande famiglia.


Il liceo sono i professori, e non solo tuoi, che contribuiscono a rendere amata la scuola che solitamente, invece, viene temuta. Senza di loro la mia vita al liceo non sarebbe stata la stessa: infatti sono proprio loro, insieme agli studenti, quelli che danno vita a questa famiglia speciale.

Mi sento di ringraziarli in modo particolare perché, senza quell’impegno messo in tutto ciò che fanno, la mia formazione, culturale e personale, non sarebbe oggi quella che effettivamente è.


Com’è passato il tempo! Non penso neanche più di essere la stessa persona di un anno fa, ma è proprio questo il bello del liceo: cresci, cresci, cresci e neanche te ne accorgi. Come si fa a lasciarsi alle spalle tutto questo? Come si fa a salutare definitivamente tutti i professori? Come si fa a non riflettere sul fatto che il liceo è a tutti gli effetti una seconda casa in cui è possibile sentirsi protetti e al sicuro? Come si fa ad andare avanti, sapendo che gli anni passati qui dentro sono gli anni che mai più potranno tornare e che, nonostante tutto, sono veramente gli anni più belli della nostra vita?

A queste domande non posso ancora dare risposta, ma una cosa è certa: non rimpiangerei mai per nulla al mondo, neanche un momento passato con i miei amici e i miei professori.


Lascio questa scuola consapevole del mio percorso, del segno che ho lasciato qui dentro; e soprattutto porterò sempre nel mio cuore i miei compagni e i miei docenti. Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per quello che ho ricevuto da voi, ma spero che questi miei pensieri possano essere uno spunto di partenza.

Con tutto l’affetto rivolto all’intera comunità del Liceo Scientifico S. Cannizzaro di Palermo, spero che queste parole riescano ad essere apprezzate da molti,

 

A “R” che riesce sempre a contagiare tutti con la sua ansia;

A “E” che ha sempre copiato da me le versioni ma per una volta in cui ha deciso di non farlo ha preso un bel 4;

A “M” che ha sempre qualcosa di cui lamentarsi;

A “N” che non capirà neanche a chi è riferita questa lettera;

A “V" che mi passa sempre gli appunti:

A “G” che anche la mattina è sempre piena di energie;

A “B” che è stata il taxi personale per tutti questi anni;

A “F” che fa delle sue giornate una sfilata di moda riuscendoti a farti sentire sempre a disagio;

A “M” e “V”, le mie compagne preferite alle feste;

A “R” che è la bionda più sveglia che conosca;

A “G” che mi deve ancora un patrimonio accumulato grazie ai debiti di questi anni;

A “C” con la quale so di poter lamentarmi di tutto;

A “R” che non ha mai aperto un libro in questi cinque anni;

A “N” con cui ho condiviso le mie migliori note disciplinari;

A “V” che non smetterà mai di trasmettere ansia per ogni minima cosa;

A “M” alla quale ho sempre passato i compiti di matematica;

A “G” che finisce sempre di studiare quando io non ho neanche iniziato ;


A tutti voi devo dire grazie per questi anni trascorsi insieme, sarete per sempre nel mio cuore.

 

Chiara Lo Nigro, 5^A

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