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LA SCUOLA È TERRIBILE, MIGLIORIAMOLA


 

L’articolo che segue parla di un argomento lungo e complesso, impossibile da commentare esaurientemente in un articoletto per il giornale scolastico, quindi l’intento di quest'articolo è portare dei spunti di riflessione all’attenzione dei lettori. L’argomento, inoltre, è molto vicino a noi e tutti possiamo avere un opinione interessante al riguardo; invito, di conseguenza, chiunque a commentare l’articolo, anche per insultarmi pesantemente, così da creare un bel dibattito.

Noi studenti sentiamo particolarmente vicino il tema della scuola e quando tocchiamo questo tasto dolente finisce sempre a parlare della riforma della scuola, che tutti vogliono e reclamano, ma nessuno attua mai. La scuola italiana ha visto la sua ultima consistente riforma della didattica con Giovanni Gentile del 1923, quasi 100 anni, mi sembra che sia chiaro a tutti che il sistema avrebbe bisogno di una rinfrescata, ma cosa fare? Questa è la vera domanda. Io sicuramente non credo di avere le competenze adatte per parlare in merito alla struttura della scuola, ma credo di potermi sbilanciare con la seguente proposta.

Personalmente allungherei il periodo della scuola dell’obbligo, eliminando l’istituzione della scuola secondaria di secondo grado, trasformandola in una "continuazione" delle medie; così facendo si sposterebbe la scelta di una specializzazione delle conoscenze più in là, affidandola alle università, permettendo anche di fare una scelta più ponderata del percorso di studi successivo alla fine delle medie, scelta che per forza di cose pone la stragrande maggioranza dei ragazzi a scegliere, come ci dicono i dati, dei licei, percorsi che portano a una più alta possibilità di scelta in seguito.

Poi, oltre a questa parte strutturale di minore importanza, sono convinto di poter dare delle opinioni molto sensate in merito all’organizzazione della didattica, ossia quello che viene insegnato. Nella mia visione, tutte le materie dovrebbero essere insegnate, rivedendo profondamente il programma, sotto una lente nuova, una lente utilitaristica, ma che voglio dire con queste parole? Voglio dire che tutte le materie dovrebbero essere insegnate non col fine di allungare la cultura di uno studente, che vivrà per anni in una bolla scolastica che gli avrà portato solo nozioni più o meno utili, ma che non gli avrà dato strumenti per affrontare il futuro e il mondo in cui vivono. Un esempio potrebbe essere la storia, che al liceo viene affrontata in toto, dopo che è già stata affrontata allo stesso modo alle medie, ma credo di poter dire, che per capire la società e il significato di molte cose del nostro mondo sarebbe più importante affrontare in modo molto approfondito la storia più recente, ma questo invece non succede, perché i programmi sono ricchi e noi diamo la stessa importanza a tutti i periodi della storia, così si finisce per studiare meglio i babilonesi, che il periodo delle stragi terroristiche o la prima repubblica (parlando solo di storia italiana), oppure non si fanno proprio; ora non dico di non studiare la storia antica, ma mi sembra pacifico dire che potrebbe essere molto alleggerita. Questo è solo uno degli esempi di come si potrebbero rivoluzionare le materie esistenti, ne avrei anche altri ma no posso inserirli, perché l’articolo diventerebbe chilometrico. Poi si deve pensare alla aggiunta di alcune materie come logica, economia e finanza, educazione civica, educazione sessuale, imprescindibili per capire il nostro mondo, ed eliminarne altre, come le lingue morte. In generale portare lo scopo della scuola dall’informazione alla formazione. Naturalmente tutti i ragionamenti che ho fatto comprendono anche le scuola secondarie di secondo grado che non sono licei, semplicemente al posto dell’ università farebbero un corso ad hoc per specializzarsi nel mestiere che si desidera.

 

Mario Spanò, V^E


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