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L’ORO BLU


 


La risorse idrica si è aggiunta all’oro, al petrolio, al grano e ad altre materie prime scambiate a Wall Street. Agricoltori, fondi speculativi e società federali possono ora investire sul futuro approvvigionamento idrico della California, il più grande mercato agricolo degli Stati Uniti e la quinta economia più grande del mondo. Il Chicago Mercantile Exchange Group (Cme Group) ha rotto questo tabù e ha collaborato con il Nasdaq per lanciare il primo futures dell'acqua al mondo. Il contratto utilizza il Nasdaq Velez California Water Index come base per tenere traccia del prezzo delle transazioni sui diritti sull'acqua (locazione e vendita). Cme Group è una società attiva nel trading di futures e derivati, ha creato e lanciato il primo contratto relativo al prezzo dei diritti sull'acqua in California, il cui mercato vale 1,1 miliardi di dollari. Il future, unico nel suo genere nel mondo finanziario, è stato scambiato una settimana fa a 496 punti indice, pari a 496 dollari per piede-acro (corrispondente a circa 1,2 litri). L'indice (Nasdaq Velez California Water Index) stabilisce un prezzo spot di riferimento settimanale per i diritti sull'acqua della California ed è supportato da un prezzo medio ponderato basato sulle cinque transazioni di mercato più grandi e negoziate più attivamente della California. I futures sono soggetti a supervisione finanziaria. I contratti includono quelli trimestrali fino al 2022, ognuno dei quali rappresenta 10 piedi acri di acqua.

L’obiettivo dei massimi broker dovrebbe essere quello di ampliare le regolamentazioni su tale bene, proteggendolo dai rischi economici, legati alle carenze idriche, permettendo agli imprenditori di acquistare l’acqua, alla stregua dell’oro e del petrolio; in realtà ciò potrebbe essere non così. Infatti tale pratica potrebbe risultare nociva per il singolo individuo, provocando un aumento del valore del bene, anche al di fuori del mercato economico, giungendo alla speculazione di una realtà fondamentale per noi umani. Inoltre bisogna ricordare come l’acqua scarseggi nel nostro pianeta, infatti a causa della crisi climatica, si è dimostrato come nel decennio tra il 2025 ed il 2035 milioni di persone moriranno a causa della mancanza di acqua. Dunque tale bene risulta fondamentale sia per la salute pubblica, ma anche per quella economica, infatti già da anni, le Nazioni Unite la considerano come la realtà alla base della vita umana.

Le conseguenze di tale realtà potrebbero essere disastrose per l’equilibrio sociale, dal momento che implicherebbero una distorsione dei diritti naturali, infatti le quotazioni in Borsa aumentano in seguito alla scarsezza di tale bene, dunque le siccità o le altre calamità naturali, faranno schizzare a prezzi vertiginosi, le quotazioni dell’acqua. Oltre a tali leggi di mercato ed alla pseudo trasparenza ricercata, dobbiamo riflettere su quanto sia etico la presa di posizione, da parte del consumismo, anche sul bene fondamentale per la vita, la quale potrebbe causare sofferenza in molte persone, poiché noi uomini non possiamo dare un valore all’acqua, come si fa con altre realtà esclusivamente effimero.


 

Alessandro Provenzano, V^L

Massimiliano Consagra, IV^G

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